Da almeno 60 anni sappiamo alcuni acidi grassi possono favorire le malattie cardiovascolari, ma i grassi non sono tutti uguali e non hanno tutti lo stesso effetto sulla salute. Alcuni grassi in particolare sono talmente utili da essere considerati essenziali (acidi grassi essenziali), in quanto l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli. Per mantenere lo stato di benessere dobbiamo, pertanto, introdurli con gli alimenti; il discorso riguarda soprattutto gli acidi grassi omega-3, visto che gli altri acidi grassi essenziali (omega-6) sono più diffusi nei cibi e difficilmente risultano carenti. Il terzo gruppo di acidi grassi della serie omega (omega-9), invece, non è essenziale e si trova negli oli vegetali, nel pescato di mare, nel latte e nella frutta secca.

I cibi ricchi di omega-3 sono prevalentemente i prodotti della pesca, soprattutto gli organismi che vivono nelle acque fredde e il pesce azzurro in genere (anche in scatola, come lo sgombro); ancora più ricchi di omega-3 sono il fegato di merluzzo, le uova di salmone, di cefalo e di storione, la bottarga, l’olio di fegato di merluzzo. L’importanza di fonti salutari di grassi la troviamo nella longevità di due popoli molto lontani, ma accomunati da modelli alimentari molto validi. La dieta mediterranea e la dieta giapponese , infatti, sono considerate le diete più sane del mondo; nei due Paesi simbolo di questi due stili alimentari – l’Italia e il Giappone – l’aspettativa di vita è di 85 anni. Per questo motivo dieta mediterranea e dieta giapponese sono state entrambe riconosciute patrimonio dell’umanità UNESCO. Anche l’ultimo grande studio di popolazione, il progetto EPIC, ha confermato la bontà dei modelli di alimentazione basati sui vegetali (compreso l’olio d’oliva) e sul pescato.

Pesce, molluschi e crostacei – il pescato di mare – sono, pertanto, consigliati in ogni fase della vita. Gli adulti ne dovrebbero consumare 2 o 3 porzioni settimanali di circa 100-150 grammi, per la elevata digeribilità, per l’ottimo valore nutrizionale dei grassi e delle proteine, per il contenuto in sali minerali (ferro, calcio, fosforo e potassio, soprattutto) e vitamine (vitamina D in particolare, ma anche A, B5 e B12) di questi alimenti. I prodotti del mare, inoltre, sono consigliati per le tante persone attente alla linea;  le 80-100 Caloria per etto dei pesci e le 60-70 di molluschi e gamberi permettono di mangiare secondi piatti salutari e dietetici.

I prodotti ittici non allevati, infine, in un momento di grande successo di diete che si richiamano a ipotetici modelli alimentari paleolitici, sono l’ultimo reale legame che ci rimane con i nostri antenati. L’invenzione dell’agricoltura e dell’allevamento ha, infatti, cambiato tutto le varietà animali e vegetali allora presenti, ma il pesce che peschiamo in mare è – in larga parte – ancora lo stesso di 10.000 anni fa (nella foto: La pesca del pescespada do Renato Guttuso, 1949) (3-2019)