Le malattie cardiovascolariinfarto e ictus in particolare – sono uno dei principali problemi di salute in Italia e nel mondo occidentale. Sono patologie che possiamo in una certa misura prevenire, essendo legate a comportamenti modificabili, soprattutto a tavola. Va ricordato il particolare peso di queste malattie nella salute femminile, Fino alla menopausa, infatti, le donne sono protette dagli estrogeni e si ammalano meno degli uomini. Poi, però, le cose cambiamo; con un ritardo di circa 10 anni rispetto agli uomini, le malattie cardiovascolari femminili arrivano e si manifestano spesso con sintomi meno evidenti, che possono ritardare la diagnosi, e in forme anche più gravi rispetto a quelle maschili. Per le donne – che in tutto il mondo hanno un’aspettativa di vita maggiore dei maschi – è, quindi, importante proteggersi, soprattutto dopo la menopausa.

Per mantenere cuore e vasi in salute la prima regola – per donne e uomini – è evitare sovrappeso e/o obesità, con particolare attenzione alle circonferenze addominali (non superiori a 88 cm per le femmine e 102 cm per i maschi). Altra mossa importante è la riduzione del consumo di sale a 3-5 grammi al giorno, facendo attenzione soprattutto al sodio dei prodotti industriali, del cibo spazzatura e dei fast-food. Un aspetto non secondario della prevenzione consiste, inoltre, nel limitare dolci, bevande zuccherate e zucchero (raffinato o di canna). Per il cuore possiamo fare molto anche nella scelta dei secondi piatti proteici: insieme a un paio di porzioni settimanali di carni magre, cerchiamo, di portare in tavola 3-4 volte la settimana pesce e pescato che – grazie agli omega-3 – inibiscono l’aggregazione piastrinica; per le uova, anche se non si hanno problemi di colesterolo alto, meglio non superare le 3-4 unità a settimana; per il loro elevato contenuto di sodio conviene ridurre al minimo il consumo di formaggi e insaccati. Per la salute del cuore, invece, via libera a verdure e legumi, frutta fresca – lontano dai pasti – e cereali integrali, frutta secca e olio extra vergine di oliva.

La prevenzione cardiovascolare, comunque, non finisce qui. Diversamente da quanto riportato in passato va ribadito che il consumo di alcol non è un fattore protettivo, ma un notevole pericolo per cuore e arterie; l’ipotesi che i consumi di vino rosso potessero ridurre la mortalità per cause cardiovascolari (paradosso francese) è stata smentita a più riprese; l’unica cosa sicura è il legame tra elevati consumi di alcolici e aumento della frequenza cardiaca. Che il fumo e le sigarette siano nemici del cuore è cosa risaputa; non tutti sanno, però, che chi fuma rischia 4 volte di più un infarto o un ictus. L’attività fisica, infine, rappresenta un pilastro della prevenzione cardiovascolare: camminare almeno mezz’ora al giorno a passo moderato è uno degli strumenti più efficaci per proteggere il cuore, prima e dopo un infarto. (nella foto Famiglia al mare di Dimitri Zhilinski, 1964)