Estate a tavola. Riprendendo il discorso sull’alimentazione estiva vediamo come comportarci con le bevande nel periodo caldo. Una volta ribadito che l’acqua di rubinetto, fresca o a temperatura ambiente, è la miglior fonte di liquidi, dovremmo soprattutto limitare alcol e bevande zuccherate. Birra, vino e bevande alcoliche ci danno un’apparente sensazione di refrigerio, ma in realtà peggiorano la nostra capacità di regolare la temperatura corporea, poiché dilatano i vasi sanguigni e aumentano la sudorazione; l’alcol, inoltre, apporta diverse calorie e rallenta la digestione, perché l’etanolo deve essere metabolizzato dal fegato. Discorso analogo per le bibite zuccherate, con bollicine o meno: anche loro sembrano ridurre il senso di sete, ma è solo un’illusione; a causa degli zuccheri raffinati di cui sono ricchissime – in media 8 cucchiaini per lattina – sono una fonte di inutili e pericolose calorie.

I secondi piatti a base di proteine sono importanti d’estate come d’inverno. Il primo consiglio è quello di non mangiare sempre le stesse cose; soprattutto d’estate è bene diminuire il consumo di carni, affettati e formaggi stagionati, lasciando più spazio a pesce di mare, legumi freschi e, in misura minore, a uova – sode o alla coque – latticini e formaggi freschi. Il pesce di mare ha tre grandi pregi. Innanzitutto, permette una cucina di altissima qualità, a casa come al ristorante. In secondo luogo, ha un’ottima digeribilità. Terzo importante punto di forza è la sua comprovata azione protettiva grazie ai grassi omega-3, preziosi per l’apparato cardio-vascolare, e alla vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio.

Un problema di tutto l’anno– e quindi anche nei mesi estivi – è la brutta abitudine di saltare la prima colazione; si tratta del pasto più importante: arriva dopo il lungo digiuno notturno e deve fornirci energia per tutta la giornata. Per questo motivo sia gli adulti che i giovani – anche se si svegliano più tardi per la chiusura delle scuole – non dovrebbero rinunciare alla prima colazione, scegliendo tra latte, yogurt, marmellate, frutta fresca, frutta secca, cereali integrali sotto forma di biscotti, fette biscottate, pane o corn-flakes biologici.

Nel periodo estivo tradizionalmente aumenta il consumo di yogurt e gelati, spesso visti con diffidenza da molte persone. Per lo yogurt, in realtà, se ne consiglia un uso quotidiano, in particolare di quello senza zuccheri aggiunti, accompagnandolo eventualmente con frutta fresca o secca. Nei mesi molto caldi anche un gelato artigianale può rappresentare un vero e proprio alimento, utile per vincere caldo e arsura; per la sua buona digeribilità è indicato per molti anziani con problemi di masticazione; un gelato o un frullato può essere un’alternativa – una volta a settimana – al pasto di metà giornata; per chi invece lo usa come merenda o come spuntino dopocena, va ricordato il suo contenuto calorico, inferiore a quello di un dolce, ma non trascurabile. D’estate, infine, per le alte temperature si registra la massima frequenza di tossinfezioni alimentari; tutti i cibi sono a rischio, in particolare quelli contenenti acqua e proteine; è importante mangiare cibi freschi, cotti al momento e subito consumati, dato che una qualsiasi pietanza può venire facilmente inquinata con le elevate temperature delle cucine estive; bisogna fare attenzione  a rispettare le modalità di conservazione degli alimenti, mantenendo la catena del freddo per gli alimenti che lo richiedono; per pic-nic, pranzi al mare o per la spesa al supermercato di prodotti deperibili con il caldo sono molto utili le borse termiche. (9-2018)