Dieta e menopausa
Invecchiamento e menopausa sono caratteristiche biologiche quasi uniche della nostra specie (per la menopausa ne abbiamo prove ben documentate soprattutto nelle orche) della nostra specie. Nel Novecento, per la prima volta nella storia, l’aspettativa di vita delle donne ha superato quella degli uomini e oggi nei Paesi occidentali è 4-5 anni superiore. La nostra società fa vivere a lungo molte più persone rispetto al passato: le donne sembrano più giovani, perché sono più sane e più attive; rispetto alle loro madri e alle loro nonne sono più indipendenti a livello economico e più scolarizzate; in Italia ogni 10 laureati 6 sono donne. L’aumento della longevità e il miglioramento dello stato di salute delle donne dipendono anche dalla loro attenzione nei confronti del cibo, dell’attività fisica e degli stili di vita. Da interviste dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che la maggior parte delle donne italiane ritiene la menopausa non un problema di salute ma una delle tappe evolutive nella vita; talvolta può presentarsi in forma critica, con disturbi e malessere, ma in definitiva è vista come un’occasione per cambiamenti salutari dello stile di vita. Mangiare bene, fare una vita attiva, non fumare e limitare l’alcol sono, infatti, la premessa indispensabile per affrontare questo periodo; la menopausa non è una malattia, è solo un periodo in cui si riducono gli ormoni sessuali femminili (estrogeni); bisogna dare tempo all’organismo per ritrovare un nuovo equilibrio.
Un’alimentazione adeguata in menopausa non è molto diversa da quella che tutti – donne e uomini – dovrebbero seguire in qualsiasi fase della vita. Il primo consiglio è quello di mangiare meno, per la minor massa magra, limitando soprattutto grassi e dolci. Una buona abitudine sarebbe quella di usare regolarmente piccole quantità di frutta secca (non salata) – come le noci – e di olio extravergine d’oliva, per apportare all’organismo i grassi migliori. Senza diventare vegetariane, converrebbe riservare alle occasioni speciali carni rosse e insaccati; per le proteine meglio puntare sul pesce di mare, le carni bianche e i formaggi magri. Andrebbero limitati il sale, i cibi salati e le bevande gassate. Facendo la spesa bisognerebbe rifornirsi soprattutto di alimenti vegetali di buona qualità – cereali integrali e legumi, frutta fresca e verdure di stagione – per seguire il più possibile una dieta mediterranea che ci protegga dal diabete, da molti tumori, dalle malattie cardiovascolari e anche – secondo recenti studi – da depressione, morbo di Parkinson e Alzheimer.
L’alimentazione è importante, ma non può funzionare da sola. Bisogna accompagnarla con altre due buone abitudini: imparare a fare un po’ di movimento ogni giorno e cercare di avere buone relazioni con gli altri. Non esistono formule magiche per invecchiare bene, sicuramente non servono farmaci né integratori, ma una buona socialità, un’adeguata attività fisica e un’alimentazione attenta possono aiutare. (nella foto Simon Vouet, 1623, Ritratto di Artemisia Gentileschi, da Wikipedia) (5-2013)
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Nutrizionista Dott. Daniele Segnini
Sono laureato in Scienze biologiche (110/110 e lode) all’università La Sapienza di Roma e sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi (n. 050515). Faccio parte dell’Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani (ABNI), di Slow Food e dell’Associazione di Medicina e Sanità Sistemica (ASSIMSS); dal 2007 scrivo un blog di divulgazione scientifica su alimentazione, antropologia, biologia, dipendenze, ecologia, invecchiamento, salute, sessualità e sport (www.danielesegnini.it) Sono allenatore FIPAV di pallavolo e faccio parte dell’Albo d’oro dei Nutrizionisti Italiani.
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