Dieta autunnale: funghi e crucifere
Dieta autunnale: funghi, crucifere e altri prodotti vegetali rendono particolarmente piacevoli i menù di una stagione che nel nostro emisfero inizia il 23 settembre, giorno dell’equinozio d’autunno, per terminare qualche giorno prima di Natale, il 21 dicembre. L’esordio della stagione autunnale viene percepita soprattutto per la diminuzione delle ore di luce. I primi freddi a volte producono nelle persone particolari sensazioni, spesso interpretate come bisogno di calore corporeo; in autunno molti sentono la necessità di consumare alimenti ricchi di energia, con l’idea – del tutto infondata – che i cibi ipercalorici possano alzare la nostra temperatura. In realtà, nel periodo autunnale – come in tutte le altre stagioni – è un’alimentazione attenta e adeguata a fornirci le risorse per affrontare le escursioni termiche ed altri adattamenti climatici, primo fra tutti la diminuzione del neuro mediatore serotonina legata alla diminuzione delle ore solari. Pertanto, se vogliamo tenerci in forma evitiamo le abbuffate autunnali e piuttosto aumentiamo l’attività fisica, particolarmente indicata in questo periodo dell’anno per la mitezza del clima.Passando al discorso alimentare ricordiamo che autunno è una parola di origine latina collegata al verbo latino augere, che significa aumentare, arricchire, probabilmente in virtù del fatto di essere sempre stata una stagione ricca di prodotti agricoli. La dieta mediterranea ha – tra le sue caratteristiche basilari – la rigorosa stagionalità dei cibi (un argomento da insegnare a scuola ai nostri ragazzi).
In base a questo principio, una menzione speciale spetta ai funghi, come cibi tipicamente autunnali; chi può se li procura da solo, per chi non ha conoscenza di fungaie e, soprattutto, non distingue perfettamente le specie commestibili da quelle tossiche, si può scegliere liberamente tra le tante varietà presenti negli scaffali; oltre ad essere alimenti di grande appetibilità (arrostiti, al forno, nei sughi), i funghi – grazie a fibre e acqua – hanno un buon potere saziante con pochissimo apporto energetico: per un etto di prodotto fresco abbiamo tra le 15 e le 25 Kcal, che aumentano di 4-5 volte nel caso di funghi secchi. Tra i sali minerali sono presenti buone quantità di potassio e fosforo, mentre l’elevato contenuto di purine ne sconsiglia l’uso a chi soffre di iperuricemia. Infine, i funghi sono una discreta fonte di vitamina D, ormone prezioso per il metabolismo del calcio, la salute cardiovascolare e le difese immunitarie.
L’altra grande risorsa alimentare del’autunno è rappresentata da broccoli, cavolfiori, verze, rape e cavoletti di Bruxelles, tutti appartenenti alla famiglia vegetale delle crucifere. Come tutte le altre verdure le crucifere hanno poche calorie, molte fibre, vitamine e sali minerali; al pari dei funghi sono verdure gustose, da sole e in combinazione con altri ingredienti; sono da consigliare a tutti e in particolare vanno impiegate nelle diete per il loro elevato potere saziante, che facilita il controllo dell’appetito e ci invoglia a mangiare meno. Un motivo validissimo per consumare queste verdure risiede nel fatto che tutta la famiglia delle crucifere offre un prezioso supporto nella prevenzione di molti tumori, prevalentemente dovuto alla presenza di acido folico (vitamina B9) e di glucosinalati. Cavoli e affini, infine, hanno proprietà antiossidanti e migliorano il sistema immunitario del nostro organismo. (nella foto: una ricetta stagionale con cavolo nero, funghi e legumi) (10-2015)
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Nutrizionista Dott. Daniele Segnini
Sono laureato in Scienze biologiche (110/110 e lode) all’università La Sapienza di Roma e sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi (n. 050515). Faccio parte dell’Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani (ABNI), di Slow Food e dell’Associazione di Medicina e Sanità Sistemica (ASSIMSS); dal 2007 scrivo un blog di divulgazione scientifica su alimentazione, antropologia, biologia, dipendenze, ecologia, invecchiamento, salute, sessualità e sport (www.danielesegnini.it) Sono allenatore FIPAV di pallavolo e faccio parte dell’Albo d’oro dei Nutrizionisti Italiani.
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