Diabete e alimentazione, un binomio strettissimo, perché il diabete di tipo II è a tutti gli effetti una malattia che può essere prevenuta mangiando bene e facendo un’adeguata attività motoria. Purtroppo sui social e sulla stampa girano sul diabete molte false credenze, in particolare sulle scelte alimentari. Vediamone alcune.

  1. Chi ha il diabete deve seguire una dieta specifica. Falso. Per chi ha il diabete – e per chi non lo ha e vuole prevenirlo – è utile un’alimentazione sana, equilibrata e variata. Chi ha il diabete, in realtà, ha solo una ragione in più per seguire la dieta mediterranea, limitando gli alimenti meno salutari, ricchi di grassi animali, sale e zuccheri, e cercando di consumare una porzione di alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura o farine integrali) in ogni pasto, colazione compresa.
  2. Per i diabetici la frutta dolce è proibita. Falso. Nelle Linee Guida per il Diabete è concessa tutta la frutta fresca di stagione, meglio se consumata cruda e, in caso di prodotti biologici, con la buccia; si raccomanda solo di limitare – non eliminare – banane, uva, fichi, cachi una volta la settimana (come noci, arachidi, nocciole, castagne); quella da evitare è la frutta sciroppata, mentre è molto utile consumare la frutta – come spuntino – a distanza dal pasto.
  3. I diabetici non possono mangiare nessun cibo dolce. Falso. Il diabete non è un’allergia agli zuccheri (come l’Intolleranza Ereditaria al Fruttosio, malattia genetica rara); anche con il diabete è possibile, di tanto in tanto, concedersi un alimento dolce. Come? Ad esempio, scambiandolo con il primo patto e accompagnandolo con un secondo e un contorno ricco di fibre.
  4. Nel diabete bisogna prestare attenzione solo ai carboidrati. Falso. Nelle nostre cellule e nei nostri tessuti il metabolismo è unico e coinvolge carboidrati, grassi e proteine in una rete di forti interconnessioni. Se mangiamo male, le ripercussioni saranno su tutto il metabolismo. Troppi grassi saturi, ad esempio, hanno effetti negativi sulle cellule del pancreas che producono l’insulina, troppe proteine faranno aumentare la glicemia e la produzione di insulina.
  5. Esistono diete per «guarire» da cancro e diabete. Falso, e soprattutto pericoloso parlarne con leggerezza in televisione e nei media. I regimi alimentari a base di proteine in eccesso e integratori (venduti a caro prezzo) sono una truffa e compromettono nel tempo la salute. L’attuale epidemia di diabete ha il suo picco negli Stati Uniti, con tassi della malattia due volte i nostri e percentuali di obesità quattro volte la nostra (36% contro 9%). Il motivo? Un regime iperproteico, con pochi carboidrati complessi e tantissimi zuccheri semplici di pessima qualità, basato per 2/3 su cibi industriali pronti (cibi processati e ultra processati).

In conclusione, sessanta anni di studi scientifici di popolazione ci confermano che la dieta mediterranea è stata ed è ancora oggi un potente argine al diabete e all’obesità, ai tumori e alle malattie cardiovascolari. Nel Libro bianco sulla dieta mediterranea (2015) la FAO, massimo organismo mondiale in tema di agricoltura e alimentazione, denuncia il “paradosso mediterraneo”, ossia il “drammatico declino del salutare modello alimentare mediterraneo in tutta l’area mediterranea”. Questa è l’unica vera criticità della dieta mediterranea. Il resto sono chiacchiere da bar e pubblicità per vendere prodotti inutili (nella foto Natura morta con biscotti e dolci di Georg Flegel, prima metò del ‘600) (10-2019)