La pandemia da coronavirus ha generato una grande quantità di notizie false (bufale) e disinformazione attraverso stampa, televisione e Internet (in particolare tramite WhatsApp e Facebook, dove è possibile condividere messaggi e video senza alcuna verifica). Questa mole di informazione – chiamata infodemia – ha contribuito a creare ansia e allarmismo, confusione e rinforzo di convinzioni errate. Vediamo, sotto forma di domande, la reale utilità di alcune scelte nel campo del cibo e della salute.

  1. Il coronavirus può trasmettersi anche con gli alimenti? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il pericolo non viene dal cibo, anche se la pandemia è partita da un mercato di animali selvatici in Cina. Le malattie respiratorie – come l’attuale pandemia da coronavirus – non si trasmettono con gli alimenti, ma con la vicinanza tra persone; in cucina bisogna seguire le consuete regole di igiene, soprattutto il lavaggio delle mani con acqua e sapone, prima e dopo il contatto con gli alimenti. Con l’arrivo della stagione calda è molto importante cucinare bene i cibi come carne e pesce e fare attenzione a cibi molto deperibili come i latticini.
  2. Integratori, sì o no? Salvo specifiche carenze – peraltro rare – di vitamine o minerali, gli integratori sono assolutamente inutili, dato che forniscono, in modo meno efficace, quello che è giù presente negli alimenti. Non servono integratori, non servono supplementi di vitamina C o vitamina D. Se vogliamo rinforzare il sistema immunitario, basta seguire un’alimentazione varia ed equilibrata con presenza quotidiana di cibi ricchi di fibre, vitamine e sali minerali.
  3. Esistono cibi – come aglio o miele – che ci proteggono dal coronavirus? Contro il corona virus non ci sono al momento farmaci efficaci: in attesa del vaccino possiamo solo contare sulla prevenzione. Nessun cibo e nessun nutriente, peraltro, ha un’azione diretta sui virus. L’aglio, ad esempio, ha accertate proprietà antimicrobiche e antibatteriche – come il miele e altri alimenti -ma nessun effetto su specifici agenti patogeni.
  4. Mangiare molte proteine può rinforzare il sistema immunitario? Gli anticorpi sono la parte molecolare del sistema immunitario (mentre linfociti e macrofagi sono la parte cellulare) e dal punto di vista chimico sono delle proteine. Questo è vero, però superare la normale dose giornaliera di proteine raccomandata (0,8 g/kg di peso corporeo) non fornisce benefici al sistema immunitario, cioè non aumenta la nostra risposta in termini di anticorpi; in compenso abbiamo un lavoro supplementare per il fegato e costringiamo i reni a un lavoro extra per eliminare gli scarti azotati. Infine, si rischia facilmente di ingrassare, dato che 1 grammo di proteine e 1 grammo di carboidrati forniscono entrambi 4 calorie.
  5. Che fare, allora, per stare in salute e avere buone difese immunitarie? Intanto, diciamo cosa sarebbe meglio non fare. Per prima cosa, evitiamo o limitiamo abitudini che abbassano in modo pesante le difese immunitarie, come il fumo o quantità eccessive di alcol. Per l’alimentazione ricordiamo l’importanza delle fibre e la loro grande utilità per un intestino in salute. Nei circa 300 metri quadrati del nostro intestino sono presenti una quantità altissima di popolazioni batteriche “amiche” e tra il 60 e il 70% delle cellule deputate alla difesa da patogeni estranei, virus compresi. Legumi e cereali integrali, verdure e frutta (con la buccia se biologica) ci garantiscono un intestino sano e migliorano il tono dell’umore, un altro aspetto importante per affrontare questo momento difficile. (nella foto: un’immagine del Financialexpress che si chiede se il corona virus possa diffondersi con il cibo) ( 6-2020)