Colesterolo, dieta e salute
Il colesterolo, nel senso di colesterolo alto nel sangue, è uno dei principali problemi di salute di oggi. Secondo i dati dello studio Progetto Cuore (www.cuore.iss.it) nel 2002 la percentuale di popolazione adulta con valori di colesterolo maggiore di 240 mg/dl era del 21% tra gli uomini e del 23 % tra le donne (con un picco del 36% dopo la menopausa); considerando un valore di colesterolo tra 200 e 240 mg/dl la percentuale saliva al 37% per gli uomini e al 34% per le donne. Un aspetto di cui si parla poco è che la maggior parte del colesterolo necessario ce la produciamo da soli, per biosintesi, mentre una piccola parte – non più del 20% – arriva dall’esterno con l’alimentazione. Il colesterolo, inoltre, viene generalmente considerato in modo negativo, ma è una molecola che svolge funzioni della massima importanza biologica. Ad esempio, è il precursore della vitamina D, di tutti gli ormoni sessuali e del cortisolo (l’ormone dello stress). Per le sue caratteristiche chimiche la molecola di colesterolo non è solubile nel sangue e deve essere in un certo senso imballata in complessi sistemi di trasporto, detti lipoproteine; la colesterolemia o colesterolo totale è la concentrazione nel sangue di tutte queste proteine e del loro contenuto. Il colesterolo LDL misura le lipoproteine che liberano il colesterolo sulla parete dei vasi per distribuirlo alle cellule; il colesterolo HDL, invece, misura, le lipoproteine che rimuovono il colesterolo dalle arterie e lo riportano al fegato, che è l’organo centrale del metabolismo del colesterolo. Ecco perché si parla di “colesterolo buono” per le lipoproteine HDL e di “colesterolo cattivo” per le lipoproteine LDL. Quando leggiamo le analisi del sangue, comunque, è importante sapere anche un altro valore, ossia qual è il rapporto tra colesterolo totale e HDL: dividendo il valore del colesterolo totale per il valore di HDL il valore ottenuto non dovrebbe essere superiore a 5 per gli uomini e a 4,5 per le donne. Le statine sono oggi i farmaci più usati per chi ha problemi di colesterolo alto; alcune statine sono di origine naturale (ad esempio, il lievito di riso rosso), quelle maggiormente in uso, però, sono di origine chimica. Simvastatina, atorvastatina e le altre statine agiscono bloccando sia la produzione di colesterolo – l’effetto terapeutico voluto – sia quella del Coenzima Q10 – l’effetto collaterale problematico che potrebbe spiegare il dolore muscolare, presente nel 5-10% dei pazienti in terapia con questi farmaci. Secondo molti specialisti della prevenzione sarebbe meglio prescrivere le statine alle persone che hanno già avuto disturbi cardiaci; per la maggioranza delle persone sane con alti valori di colesterolo bisognerebbe promuovere tre cambiamenti molto più economici, sicuri ed efficaci: migliorare la dieta, fare più movimento e smettere di fumare. La dieta per abbassare il colesterolo è un regime alimentare di tipo mediterraneo con molti vegetali, cereali integrali e grassi di buona qualità. Traducendo nel menù giornaliero: olio d’oliva invece di burro e altri condimenti, più pescato di mare rispetto a carni grasse, uova e formaggi; inoltre, legumi e frutta secca come fonti proteiche alternative. Sarebbe bene, infine, limitare al massimo il cibo spazzatura, i piatti pronti, i fast-food e la maggior parte di dolci e prodotti da forno, riservando la minima quantità di grassi saturi concessa a cibi di qualità. Tutto questo dovrebbe consentire di contenere l’apporto di colesterolo della dieta entro i 200 mg giornalieri raccomandati. La cessazione del fumo, naturalmente, avrebbe un impatto estremamente favorevole, così come l’abitudine a una quotidiana passeggiata o altra attività motoria, perché da sempre prevenire è meglio di curare. (10-2016)
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Nutrizionista Dott. Daniele Segnini
Sono laureato in Scienze biologiche (110/110 e lode) all’università La Sapienza di Roma e sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi (n. 050515). Faccio parte dell’Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani (ABNI), di Slow Food e dell’Associazione di Medicina e Sanità Sistemica (ASSIMSS); dal 2007 scrivo un blog di divulgazione scientifica su alimentazione, antropologia, biologia, dipendenze, ecologia, invecchiamento, salute, sessualità e sport (www.danielesegnini.it) Sono allenatore FIPAV di pallavolo e faccio parte dell’Albo d’oro dei Nutrizionisti Italiani.
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