La pandemia da corona virus sta avendo un forte impatto sui nostri ragazzi. Da una ricerca presentata dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) risulta che 4 bambini su 10 hanno cambiato – in peggio – le loro abitudini alimentari, mentre 3 su 10 hanno mangiato di più (soprattutto snack); anche per la “scuola a distanza” si sono registrate circa 5 ore al giorno in più davanti agli schermi; i disturbi dell’alimentazione, infine, sono cresciuti del 30%.

Come aiutare le famiglie in questo difficile momento? I pediatri italiani hanno ricordato l’importanza di alcune scelte a tavola. Il punto cardine è evitare  un numero eccessivo di pasti all’esterno, con la proposta di almeno 5 pasti settimanali in famiglia; poi, la regola dei 5 pasti al giorno (con due spuntini in aggiunta ai tre pasti principali); il terzo consiglio è di non saltare la prima colazione; per la qualità del cibo i pediatri consigliano di limitare fast-food, snack (ricchi in grassi saturi, zuccheri raffinati e sale, poveri di nutrienti) e bevande zuccherate; per la quantità la raccomandazione è di fare porzioni ridotte ai più piccoli; il settimo consiglio prevede attività motoria, almeno un’ora al giorno, e meno tempo davanti agli schermi, in particolare durante i pasti.

Nel frattempo si avvicinano le feste, le seconde con la pandemia da coronavirus. Rispetto all’anno scorso, per fortuna oggi abbiamo i vaccini che hanno abbattuto i ricoveri in terapia intensiva e i decessi. Saranno, comunque, feste difficili per le tante cose a cui stiamo rinunciando, in nome della salute collettivà. Allora, all’interno delle proposte dei pediatri, anche un dolce ci può stare. L’importante è scegliere bene. Intanto, un’occhiata alle etichette per preferire prodotti con materie prime di qualità, possibilmente italiane; se possibile, inoltre, diamo la preferenza a confezioni degradabili; per quanto riguarda il valore nutrizionali i dolci artigianali presentano in media profili migliori degli omologhi industriali, che utilizzano conservanti e grassi vegetali, a volte idrogenati. Per chi è attento alla linea il problema dei chili post-vacanze non è certo attribuibile a qualche fetta di panettone o di pandoro. Quindi, nessun veto ai dolci natalizi di qualità, ma un invito a consumarli lontano dai pasti – come merenda –  e dopo un’ora di passeggiata, per mettere insieme due piaceri.