Acqua e salute
Acqua e salute, diciamo subito che per la maggior parte degli organismi viventi l’acqua è – insieme all’ossigeno – la molecola più importante. Possiamo sopravvivere diverse settimane facendo a meno di grassi, proteine o carboidrati, ma solo pochi giorni senza acqua. Siamo fatti, soprattutto, di acqua: dall’80% al momento della nascita al 50% della vecchiaia avanzata, con una media del 60%. In un certo senso l’invecchiamento è principalmente un lento disidratarsi, una progressiva perdita dell’acqua corporea. Chi fa molta attività fisica ha in genere più acqua dei sedentari, per la maggior massa muscolare; per la minor percentuale di massa magra e la maggior percentuale di tessuto adiposo, le donne hanno in media meno acqua degli uomini.
Elencare le funzioni dell’acqua in biologia è un’impresa quasi impossibile, dato che la vita nasce in acqua ed è tale per il suo rapporto con l’acqua; l’acqua è il solvente della maggior parte dei nutrienti, è il mezzo per eliminare i rifiuti metabolici, regola la temperatura corporea, favorisce lo sviluppo muscolare (il 75% del muscolo è fatto di acqua), dà forma e rigidità ai tessuti, dà bellezza alla pelle, riduce il fenomeno dell’alito cattivo (alitosi), presente soprattutto al risveglio.
Quanta acqua bere? In condizioni normali di temperatura e attività fisica la quantità consigliata al giorno è compresa tra 1,2 e 2 litri (tra 6 e 10 bicchieri). Quando bere? A colazione, ai pasti, fuori pasto, l’importante è bere quello che ci serve e scegliere la bevanda giusta, ossia l’acqua a temperatura ambiente. L’acqua tiepida o calda del mattino – anche sotto forma di tè – stimola la peristalsi intestinale, riducendo la stitichezza. L’abitudine di bere acqua fredda, invece, può causare problemi digestivi a cavallo dei pasti, crampi e dolori addominali lontano dai pasti. Nella quantità di acqua da bere conta moltissimo la scelta giornaliera dei cibi. Molti alimenti – in particolare modo frutta e verdura – possiedono abbondanti quantità d’acqua al loro interno, generalmente attorno all’80% con punte del 95% per cetrioli, lattuga e pomodori; anche spaghetti e riso – dopo la cottura – sono composti per il 60% circa da acqua; la carne cotta ne contiene il 50% e il pane il 30%; una parte non trascurabile del nostro fabbisogno idrico è, pertanto, soddisfatto dagli alimenti e con le 5 porzioni raccomandate di frutta e verdura abbiamo anche un buon apporto di acqua.
Quale acqua bere? L’acqua migliore è l’acqua di rubinetto, scelta da 3 italiani su 4 (74%), sia filtrata sia non trattata. Nonostante questo, siamo primi in Europa, e terzi al mondo, per consumo di acqua minerale in bottiglia (dossier Legambiente Acqua in bottiglia). In realtà, ci sono 3 buoni motivi per preferire l’acqua del rubinetto. Per prima cosa, si fa una scelta ecosostenibile, con un risparmio fino a 250 volte in emissioni di CO2 e gas serra. In secondo luogo, abbiamo un prodotto più sicuro: i controlli effettuati sulla rete idrica sono maggiori e più frequenti che nell’acqua minerale in bottiglia. Infine, si risparmia: l’acqua minerale in commercio ha un prezzo 1.000 volte maggiore di quella di rubinetto. (3-2018)
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Nutrizionista Dott. Daniele Segnini
Sono laureato in Scienze biologiche (110/110 e lode) all’università La Sapienza di Roma e sono iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi (n. 050515). Faccio parte dell’Associazione Biologi Nutrizionisti Italiani (ABNI), di Slow Food e dell’Associazione di Medicina e Sanità Sistemica (ASSIMSS); dal 2007 scrivo un blog di divulgazione scientifica su alimentazione, antropologia, biologia, dipendenze, ecologia, invecchiamento, salute, sessualità e sport (www.danielesegnini.it) Sono allenatore FIPAV di pallavolo e faccio parte dell’Albo d’oro dei Nutrizionisti Italiani.
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